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6 febbraio 2013

Ricordo del maestro Luciano Turato

Nel trigesimo della scomparsa, il Conservatorio “Jacopo Tomadini” ricorda con affetto Luciano Turato, docente di teoria, solfeggio e dettato musicale che ha segnato la vita dell’istituzione musicale udinese negli anni Novanta. Iniziato agli studi musicali a Buja da un illustre concittadino, il compositore ed etnomusicologo Luigi Vriz, Luciano Turato si trasferisce a Trofarello, in provincia di Torino –località nella quale fonderà il Coro Polifonico “G. F. Händel” e della quale sarà per due mandati sindaco– e diviene allievo di Felice Quaranta, prestigiosa figura di compositore, direttore dei conservatori di Alessandria e Torino e direttore artistico del teatro “Carlo Felice” di Genova; negli stessi conservatori Luciano Turato sarà docente prima del ritorno in Friuli, che coincide con un richiamo irresistibile verso la composizione corale popolaresca e sacra, assi portanti della storia della musica friulana. Da allora e per oltre vent’anni Turato accompagnerà l’attività di fondatore e direttore di cori al quotidiano lavoro compositivo, simbolicamente iniziante da quell’Ave verum tanto caro al compositore e divenuto brano d’obbligo all’edizione 1991 del Concorso di Stresa e proseguito sino a raggiungere il numero di oltre centocinquanta composizioni corali, organistiche, pianistiche, didattiche e per assiemi cameristici, tra le quali spiccano, oltre alle composizioni e rielaborazioni corali in friulano e nelle parlate di Resia e Alta Val Torre, i cicli organistico-corali d’ispirazione sacra Luce Acqua Vita nel Vangelo di Giovanni e Crux fidelis. Uomo ottimista e generoso, rimasto amico di tanti colleghi del conservatorio di Udine anche dopo la quiescenza, soltanto poche settimane prima della scomparsa aveva voluto corredare con la prefazione del docente di storia della musica David Giovanni Leonardi l’ultima fatica compositiva, l’azione sacra Hoc est, ciclo di mottetti che apparirà postumo a cura del Gruppo Corale di Bueriis.