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Rassegna Stampa

30 novembre 2018

Menzioni speciali al XIII Premio Nazionale delle Arti per Stefania Scapin e Fabio Corsi

Il Premio nazionale delle arti, promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca al fine di sostenere la formazione artistica e promuovere l'eccellenza degli studenti nel campo delle arti, ha sinora riconosciuto il talento e la preparazione di un numeroso gruppo di studenti provenienti dal Conservatorio di Udine. Giunto alla tredicesima edizione, ha tenuto presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze i lavori della sezione “Chitarra-Arpa-Mandolino”, nell'ambito della quale la giuria, presieduta dal maestro Paolo Zampini, ha assegnato una menzione speciale all'arpista Stefania Scapin e al chitarrista Fabio Corsi, padovani di origine e provenienti dalle scuole del Biennio di secondo livello dei docenti Patrizia Tassini e Stefano Viola presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine.
Entrambi concertisti e didatti affermati, più volte premiati in concorsi nazionali e internazionali per arpa e chitarra, terranno un concerto domani, 1° dicembre alle ore 17.00 (Fabio Corsi) e alle ore 18.00 (Stefania Scapin) presso la Scuola Fenysia ospitata nella dimora storica di palazzo Pucci in Firenze. Gli eventi rivestono particolare importanza in quanto sono stati inseriti nel prestigioso cartellone concertistico dal titolo “Strings City”, festival diffuso dedicato alla musica degli strumenti a corda che per due giorni risuonerà nei luoghi della cultura più suggestivi della città di Firenze; il comitato artistico della manifestazione, inoltre, riunisce le quattro realtà musicali più importanti della Toscana, Conservatorio di Firenze, Scuola di Musica di Fiesole, Maggio Musicale Fiorentino e Orchestra della Toscana. Il programma presentato da Fabio Corsi prevede musiche di Domenico Scarlatti, Isaac Albéniz, Giulio Regondi e Augustín Pío Barrios-Mangorè mentre il concerto successivo, tenuto da Stefania Scapin, proporrà pagine di Benjamin Britten, Nino Rota, Claude Debussy e Domenico Scarlatti.