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Suoni del Friuli

Titolo:
Suoni del Friuli
Quando:
12 Giugno 2016, 17:00 h
Dove:
Sala Club Primo Rovis - Trieste
Categoria:
Concerti e Conferenze 2015/16

Descrizione

Associazione Pro Senectute di Trieste

Omaggio al M° liutaio Mario Tolazzi

ORCHESTRA D’ARCHI E QUARTETTI DEL CONSERVATORIO “JACOPO TOMADINI” - UDINE

Concertatore: prof. Alberto Battiston

Violini primi: Gaja Pellizzari*, prof. Marco Zanettovich, Marianna Bouzhar, Flaminia Chiaramonte, Pietro Bonutti
Violini secondi: Benedetta Monetti*, Alberto Nicoletti, Lisa Mocchiutti, Victor Toth, Saroja Rossi            
Viole: Anna Mondini, Arianna Ciommiento, Doriana Calcagno           
Violoncelli: Anna Molaro*, Marcello Rossi, Giovanni Pietro Da Broi, Martina Pilosio   
Contrabbasso: Marcello Bon             

*parti concertanti

 

PROGRAMMA

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)    

Quartetto K 80 in sol maggiore                         
Adagio - Allegro - Minuetto - Rondeau
 
Luisa Pezzotti,    1° violino
Eleonora De Biase, 2° violino
Giulio Vidon, viola
Pierluigi Rojatti, violoncello

Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)    
Quartetto op.18 n°6 in si bemolle maggiore
Allegro con brio - Adagio ma non troppo
Scherzo - Adagio" la malinconia" - Allegretto quasi allegro

Assuera De Vido, 1° violino
Marianna Bouzhar, 2° violino
Doriana Calcagno, viola
Anna Molaro, violoncello

Georg Friedrich Händel (1685 - 1759)    
Passacaglia per orchestra d'archi

Arcangelo Corelli (1653 - 1713)        
Concerto Grosso op. 6 n° 8 in sol minore
"Per la notte di Natale"
Vivace - Grave - Allegro - Adagio, Allegro,
Adagio - Vivace - Allegro - Pastorale

Benjamin Britten (1913 - 1976)      
dalla " Symple Simphony"
Sentimental Saraband - Playful Pizzicato

 

SUONI DEL FRIULI
Dopo il successo delle edizioni precedenti questo evento viene riproposto anche quest'anno per far conoscere sempre più la liuteria nostrana, già presentata a mostre, dimostrazioni nelle scuole e altre occasioni dove sono stati ammirati gli strumenti. Ora con questo concerto si avrà modo di conoscere la risorsa principale: il "SUONO" elemento fondamentale per cui gli strumenti sono stati costruiti. L’esigenza del liutaio di sentir vivere il proprio lavoro e di dedicarlo così alla terra friulana che tanto ama: da ciò il titolo. Quindi l’idea è stata ancora raccolta dal Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine, che ne ha reso possibile l’organizzazione. Potremo pertanto vedere, accarezzare e toccare i violini, le viole ed i violoncelli di Mario Tolazzi. E soprattutto potremo sentirli vibrare nelle mani esperte dell’Orchestra d’archi del Conservatorio, diretta dal maestro concertatore Alberto Battiston. Ma tutto questo non si sarebbe potuto concretizzare senza l’incipit e la volontà di don Roberto, parroco del Sacro Cuore. Una cosa è sicura: questa serata nasce da amore, passione, capacità e piacere di condividere.
Grazie di esserci.

MARIO TOLAZZI
“Marutin” è nato ottantasei anni fa a Drentus, un piccolo borgo in Val Aupa in comune di Moggio Udinese, ma da oltre 40 anni vive a Udine. Il fascino del violino, come oggetto e come suono, lo ha portato verso la liuteria, che è diventata via via una vera e propria passione, pura e senza contaminazioni commerciali. Una storia nata con timide e curiose visite nelle botteghe dei liutai e proseguita con la quasi inevitabile decisione di misurarsi con la costruzione (ed in fondo con se stesso, il più vero ed ostico degli interlocutori). Cremona è così diventata quasi una seconda patria, dove, con modestia e caparbia volontà di valligiano, imparare misurandosi con la vera tradizione e la professionalità storica ed indiscussa della scuola dei grandi maestri liutai. Oggi tutto questo è rappresentato da una produzione di qualità, artigianale, certosina e resa preziosa dal gusto di creare fine a se stesso, dove le mani sapienti sono guidate non solo dalla maestria e dall’esperienza, ma soprattutto da un grande senso critico e dall’esasperata attenzione al minimo particolare, misura e procedimento. E ci piace anche rimarcarne l’assoluta mancanza di gelosia del suo mestiere (arte), che, tra gli altri esempi, è diventata, nell’incontro con una comunità per lui vicina alle origini (la Val Resia), la realizzazione di un progetto fatto di scuola e tradizione. Nella valle della “zitira” e della “bunkula” infatti Mario ha creato una piccola scuola che, oltre ad insegnare la costruzione degli strumenti, ha introdotto, per la prima volta, alcune modifiche tecniche originali, destinate ad adattare gli stessi alle esigenze caratteristiche della musica tradizionale. Oggi è, amichevolmente, un grande “vecchio”, certo per l’esperienza e l’anagrafe, ma non mai per la voglia di imparare e di confrontarsi (senza enfasi: un vero esempio, anche di laboriosa semplicità, per tanti).
Ecco quindi la continua frequentazione di corsi e manifestazioni in tutta Italia (come “Mondo Musica”) e l’esposizione del proprio lavoro in molte occasioni sul nostro territorio (come “Magia del Legno”, “Arte e Artigianato”, ecc.), perché gli stimoli e le nuove sfide, non mancano ne spaventano, anzi!
La partecipazione ai concorsi nazionali e internazionali organizzati dalla A.N.L.A.I Associazione Nazionale di Liuteria lo portano a misurarsi con grandi maestri del nostro tempo, ottenendo soddisfacenti piazzamenti.
Ed infine, anche se la vita lo ha spesso portato lontano, mai è venuto meno il forte rapporto con la sua terra, che si conferma anche nella ricerca locale delle materie prime, dove l’abete di risonanza, utilizzato quindi in una “filiera a km 0”, proviene proprio dalla Foresta di Tarvisio.

ALBERTO BATTISTON
veneziano, ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia sotto la guida dei Maestri: S. Piovesan, M. Benvenuti, S. Molin diplomandosi in violino nel 1983. La passione per il quartetto d’archi nasce in questi anni e, sempre nel 1983, decide di fondare assieme ad altri tre compagni di studio il “Quartetto di Venezia”. Frequenta i corsi all’ “Accademia Musicale” di Siena sotto la guida del M.° Piero Farulli ottenendo il Diploma d’onore e, in seguito, sarà fondamentale l’incontro con i M.° Sandor Vegh e Paul Szabo grandi interpreti della scuola quartettistica mitteleuropea del Quartetto Vegh, dai quali eredita carattere e rigore analitico. Con il “Quartetto di Venezia” ha suonato in Europa, USA, America Latina, Giappone, Corea del Sud, nei maggiori festivals internazionali tra cui la National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Teatro Colon a Buenos Aires, Sala Unesco a Parigi, Serate musicali a Milano, Klangbogen a Vienna, Palau della Musica a Barcellona, Societé Philarmonique a Bruxelles. Ha avuto l’onore di suonare per Sua Santità Papa Paolo Giovanni II e per il Presidente della Repubblica Italiana. Vasta è la produzione discografica che include una ventina di CD registrati per Decca, Dynamic, Fonit Cetra, Koch, Aura, Unicef, e, come ultima produzione, per Naxos. Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI & RAI International, Bayeriscker Rundfunk, New York Times (WQXR), ORF 1, Schweizer DRS 2, Suisse Romande, Radio Clasica Espanola, MBC Sudcoreana. Collabora con artisti di fama mondiale tra i quali Bruno Giuranna, Quartetto Borodin, Quartetto Prazak, Paul Szabo, Oscar Ghiglia, Danilo Rossi, Pietro De Maria, Alberto Nosè, Michella Campanella ecc. Quest’anno, in occasione del 30° anniversario del Quartetto, al Teatro Argentina di Roma ha ricevuto l’alto riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Docente dal 1985, attualmente è titolare della cattedra di “Quartetto” al Conservatorio “J. Tomadini” di Udine.

Sede

Luogo:
Sala Club Primo Rovis
Località:
Trieste
Nazione:
Italy