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6 agosto 2012

La donazione Cicuttini presentata al Conservatorio di Udine

Lunedì scorso, 30 luglio alle ore 18 presso i locali recentemente ristrutturati dell’ex Tribunale, si è ufficialmente inaugurata, con una cerimonia articolata e suggestiva, la mostra di liuteria costituita dal lascito dell’ing. Amelio Cicuttini, consistente in numerosi strumenti ad arco scaturiti dal suo poliedrico ingegno e nel laboratorio di liuteria completo, che per decenni ha visto impegnata una delle personalità più nobili della scienza e della cultura friulane, oggi al traguardo del novantesimo compleanno. Partito giovanissimo da Felettis per compiere i suoi studi presso la Scuola Agraria di Pozzuolo e l’Università di Padova, dove ha conosciuto la futura moglie, Renata Zatti, pianista, violoncellista e compositrice di notevole spessore scomparsa nel 2003, Amelio Cicuttini ha svolto attività di ingegnere chimico negli Stati Uniti, Svizzera, Argentina e Belgio; a settant’anni ha voluto specializzarsi in liuteria a Cremona, fabbricando per vent’anni oltre sessanta strumenti ad arco di grande valore fonico ed estetico, pubblicando altresì tre manuali dedicati alla liuteria e, dopo la morte della moglie, due volumi di poesie a lei dedicate. Grazie alle cure profuse dall’amico di lunga data prof. Gianfranco Scialino, docente, preside e critico letterario, e dal prof. Franco Feruglio, docente di contrabbasso e coordinatore del dipartimento Archi al “Tomadini”, il Conservatorio di Udine avrà a disposizione permanente il laboratorio e numerosi strumenti di valore, fondamentali per l’attività didattica e concertistica. La cerimonia è stata aperta dall’intervento del direttore del Conservatorio, M° Paolo Pellarin, al quale sono seguite le testimonianze di Gianfranco Scialino e Franco Feruglio e l’esecuzione, su violoncello Cicuttini, della Suite in Sol maggiore di Johann Sebastian Bach ad opera di Anna Marcossi. L’ing. Cicuttini ha più volte, infine, preso la parola per narrare ricordi e illustrare dettagli tecnici legati alla sua straordinaria esperienza di vita e alla sua travolgente passione per gli strumenti ad arco.